Leggi della rifrazione

Due leggi sperimentali descrivono la proprietà della rifrazione quando un raggio passa da un mezzo trasparente con indice di rifrazione n1 a un secondo mezzo trasparente con indice di rifrazione n2. - Prima legge: Il raggio incidente, il raggio rifratto e la retta perpendicolare alla superficie di separazione dei due mezzi, nel punto di incidenza, appartengono allo stesso piano. - Seconda legge: Il rapporto tra i segmenti OP e OQ è costante ed è uguale al rapporto tra l'indice di rifrazione del secondo mezzo e quello del primo mezzo: Questa formula è detta legge di Snell, perchè è stata scoperta nel seicento dall'olandese Willebrod Snell.
La rifrazione consente di spiegare alcuni fenomeni che capita di osservare nell'esperienza quotidiana. Per esempio, una moneta che si trova sul fondo di un recipiente pieno d'acqua è vista come se stesse più in alto. I raggi riflessi e diffusi dalla moneta escono dall'acqua allontanandosi dalla pependicolare e arrivano all'occhio come se provenissero da un punto più in alto, dove si incontrano i loro prolungamenti.
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