Approfondimento sul pensiero relazionale

Approfondimento sul pensiero relazionale

Facciamo qualche riflessione dopo aver analizzato la situazione del capitolo precedente. Il problema della storia può essere risolto almeno a tre livelli: (i) empirico: simulando sulla carta il cammino del figlio del re (FdR) e del messaggero (M), e giungendo alla soluzione; (ii) algebrico I: si cerca la relazione fra quanti km percorre il M rispetto a quelli percorsi dal FdR quando si mette in cammino al mattino (del secondo giorno, poi del quarto, ecc.) e quindi rispetto a quelli che nello stesso tempo percorre il FdR fino al momento dei vari ricongiungimenti. Emerge una struttura ricorsiva dei giorni in cui avviene l’incontro (in dipendenza della lunghezza del percorso misurato lungo il cammino con origine la partenza). (iii) algebrico II: approfondendo il discorso emergono i parametri fondamentali della storia: giorno in cui si ha la prima partenza di M, rapporto tra le due velocità di M e di FdR (il valore effettivo non ha importanza). [Discussione: variabili-parametri nei problemi e nelle formule]. Si può fare emergere il primo parametro proponendo di fare partire il messaggero la mattina del 2°, 3° giorno ecc. e osservando come cambia la successione dei giorni degli incontri tra il M e il FdR (Buzzati in effetti introduce ben sette messaggeri che partono il mattino del 2°, 3°, 4°, …giorno). Nel racconto originale l’andamento esponenziale dei giorni è colto in forma poetica: questa parte può essere introdotta agli allievi proponendo loro di commentare questo brano adattato dall’originale: “Stasera cenavo da solo nella mia tenda quando è entrato il messaggero, che riusciva ancora a sorridere benché stravolto dalla fatica. Da dodici anni non lo rivedevo. Per tutto questo periodo lunghissimo egli non aveva fatto che correre, attraverso praterie, boschi e deserti, cambiando chissà quante volte cavalcatura, per portarmi quel pacco di buste che finora non ho avuto voglia di aprire. Egli è già andato a dormire e ripartirà domani stesso all'alba. Ripartirà per l'ultima volta. Sul taccuino ho calcolato che, se tutto andrà bene, io continuando il cammino come ho fatto finora e lui il suo, non lo potrò rivedere che fra ventiquattro anni. Io allora ne avrò settantadue. Ma comincio a sentirmi stanco ed è probabile che la morte mi coglierà prima. Così non lo potrò mai più rivedere.” Il secondo parametro emerge se si considera un diverso rapporto tra le velocità dei due protagonisti: ad esempio invece di supporre che M sia veloce il doppio di FdR, si può vedere che cosa succede quando la sua velocità è solo una volta e mezzo quella del FdR (come nel racconto originale di Buzzati). A questo punto si sarà ottenuta una formula contenente dei parametri: uno per il rapporto tra le due velocità e uno che indica il giorno della partenza. Variandoli, essi generano infinite storie simili alla prima. Potrebbe essere un esercizio utile e divertente per gli allievi proporre loro la video-scrittura di un ipertesto in cui sono presenti i parametri che il lettore sceglie influenzando così la storia. Nota. Una certa attenzione deve essere dedicata al rapporto: intanto è ovvio che deve essere un numero maggiore di 1 (altrimenti il M non raggiunge il FdR); inoltre, supponendo che tale rapporto sia un numero razionale p/q > 1, occorrerà vedere per quali valori M raggiunge FdR esattamente al tramonto dopo una giornata intera di cammino (questo in sostanza significa risolvere un’equazione della quale si cercano le soluzioni intere positive: il caso più semplice si ha quando vM = p*vFdR).