2000 a.C. | I Babilonesi utilizzano come π il numero 25/8 = 3,125 |
1650 a.C. | Gli Egizi usano (4/3)4 = 3,16049. Nel Papiro di Rhind Ahmes ricopia un problema del 1800 a.C. |
240 a.C. | Archimede trova la seguente stima: 3 + 10/71 < π < 3 + 10/70 |
380 d.C. | Nel testo indiano Siddhanta compare il valore 3 + 177/1250 = 3,1416 |
480 | Tsu Ch’ung-Chih fornisce due approssimazioni: 355/113 = 3,1415929 e 22/7 = 3,142857
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1761 | J. H. Lambert dimostra che π è un numero irrazionale |
1853 | W. Rutherford calcola 400 cifre decimali di π |
1882 | F. Lindemann dimostra che π è un numero trascendente |
1948 | D. F. Ferguson e J. W. Wrench calcolano 808 cifre decimali di π |
1949 | Si inizia a far uso dei computer: con l’aumento della velocità di calcolo e con algoritmi sempre più sofisticati, si arriva a calcolare miliardi di cifre decimali di π (oggi siamo a circa 5 x 1012). |