Resistori e Condensatori
Introduzione:
Dopo aver presentato, nel lavoro precedente, il circuito elettrico e i due rispettivi collegamenti (in serie e in parallelo) è fondamentale capire, attraverso un esperimento, come varia l’intensità di corrente in un conduttore quando cambia la differenza di potenziale ai suoi capi:
-Durante l'esperimento, il conduttore deve essere a temperatura costante e devono restare stabili tutte le grandezze che potrebbero modificarne il comportamento elettrico.
In particolare:
- Si misura la corrente con un amperometro collegato in serie al conduttore, in modo che la corrente che lo attraversa sia la stessa.
- Si misura la differenza di potenziale con un voltmetro collegato in parallelo al conduttore, in modo da avere la stessa differenza di potenziale ai suoi capi.
Otteniamo la curva caratteristica del conduttore riportando i dati in un grafico corrente-tensione.
I conduttori hanno comportamenti vari:
Il fisico George Ohm verificò che esiste una classe di conduttori la cui curva caratteristica è una retta passante per l’origine.
-Questi conduttori sono detti ohmici dal suo nome.
La prima legge di Ohm afferma quindi che:
- Nei conduttori ohmici, l’intensità di corrente è direttamente proporzionale alla differenza di potenziale applicata ai loro capi.
Precisiamo che:
- Tutti i componenti dei circuiti elettrici che soddisfano la prima legge di Ohm vengono definiti resistori.
Essi sono dotati di una sequenza di anelli colorati che permettono di leggere qual è il valore della loro resistenza.
Negli schemi elettrici, il resistore è invece evidenziato dal simbolo:
Ohm elaborò una "seconda legge", la quale mette in evidenza come la resistenza R dipenda dalle dimensioni del conduttore e dal tipo di metallo che lo costituisce.
- La seconda Legge di Ohm afferma infatti che la resistenza elettrica di un filo conduttore ha un rapporto di diretta proporzionalità con la sua lunghezza, e di inversa proporzionalità con la sua sezione.
-Prendiamo adesso in esame un circuito costituito da un generatore di tensione collegato a una rete di resistori:
- La resistenza equivalente della rete di resistori è quella di un singolo resistore che, sottoposto alla stessa differenza di potenziale a cui è soggetta l'intera rete, assorbe dal generatore la stessa corrente elettrica.
-E' fondamentale precisare che anche i resistori possono essere collegati in serie e in parallelo.
RESISTORI IN SERIE
- Due o più resistori sono collegati in serie se hanno in comune tra loro la stessa intensità di corrente
- La resistenza equivalente di n RESISTORI POSTI IN SERIE è uguale alla somma delle resistenze dei singoli resistori; in particolare ricaviamo la formula:
RESISTORI IN PARALLELO
- Due o più resistori sono collegati in parallelo se ai loro capi è applicata la stessa differenza di potenziale.
- Se si hanno n RESISTORI COLLEGATI IN PARALLELO, l'inverso della loro resistenza equivalente è uguale alla somma degli inversi delle resistenze dei singoli resistori; in particolare ricaviamo la formula:
-A questo proposito è fondamentale capire cosa si intende per "risoluzione di un circuito".
- Risolvere un circuito significa determinare le correnti attraverso tutti gli elementi del circuito e anche le differenze di potenziale ai capi di ognuno di essi.
- Un nodo è un punto in cui convergono tre o più conduttori.
- Due o più rami che hanno estremi comuni, cioè che connettono i due stessi nodi formando un tratto chiuso del circuito, costituiscono una maglia.
- Ciascuno dei conduttori che congiungono due nodi costituisce un ramo.
- La prima legge di Kirchhoff, o legge dei nodi, stabilisce che la somma delle intensità delle correnti entranti in un nodo è uguale alla somma delle intensità delle correnti uscenti
- La seconda legge di Kirchoff, o legge delle maglie, afferma che la somma delle differenze di potenziale che si incontrano percorrendo una maglia è uguale a zero.
CONDENSATORI
Questi sono rappresentati come in figura:
In un circuito, anche i condensatori possono essere collegati in serie o in parallelo.
Innanzitutto precisiamo che:
- Si chiama capacità equivalente di una rete di condensatori quella di un singolo condensatore che, sottoposto alla stessa differenza di potenziale a cui è soggetta l’intera rete, assorbe la stessa carica elettrica.
CONDENSATORI IN PARALLELO
Due o più condensatori sono collegati in parallelo se sono connessi in modo da avere ai loro estremi la stessa differenza di potenziale.- La capacità equivalente di più condensatori collegati in parallelo è uguale alla somma delle capacità dei singoli condensatori:
CONDENSATORI IN SERIE
Due o più condensatori collegati in serie tra loro portano sulle armature la stessa carica.- L’inverso della capacità equivalente di due o più condensatori posti in serie è pari alla somma degli inversi delle loro singole capacità: