Distanza tra due punti allineati ad un asse; il valore assoluto
Partiamo da un problema di geometria analitica elementare: vogliamo calcolare la distanza tra due punti allineati con uno dei due assi cartesiani. Questo ci semplifica le cose, perché i punti condividono lo stesso valore per una delle due coordinate e quindi la loro distanza "si esprimerà" tutta lungo l'altra coordinata...
Ovviamente una dimostrazione analoga ci porterebbe ad una conclusione analoga per due punti che hanno la stessa coordinata , come mostrato nel seguente esempio.
ESEMPIO 1: Considera i due punti e .
Cerca di visualizzarli sul piano: come saranno disposti rispetto ai due assi?
Come potremo calcolare la loro distanza?
Disegnali sul piano e verifica le tue ipotesi decidendo quale operazione devi fare per calcolare la loro distanza.
Riassumendo:
- se due punti hanno una delle due coordinate uguali tra loro, sono allineati rispetto ad uno degli assi
- la loro distanza si calcola con la differenza tra le coordinate non uguali
- di solito si sceglie di calcolare e di porre il risultato tra valore assoluto per assicurarci che esso sia positivo.
VERSO L'ANALISI (CLASSI 4° E 5°)
Dato che il valore assoluto ci permette di esprimere la distanza da un valore di riferimento, è uno strumento essenziale per esprimere il fatto che ci stiamo avvicinando a questo valore di riferimento, ovvero che stiamo valutando un limite per x che tende a questo valore.
Ad esempio se vogliamo dire che stiamo studiando una funzione per le x vicine al valore 2, possiamo esprimerlo affermando che la distanza delle x da 2 deve essere meno di un certo valore molto piccolo (più piccolo è , più vicine saranno le x):
che come abbiamo visto significa dire che x è compreso tra i valori
Allora se stiamo considerando il limite
stiamo dicendo che
- quando le x sono abbastanza vicine al 2,
- deve avvicinarsi a 5
- se le x sono comprese tra , dove è una distanza piccola a piacere
- allora deve distare da 5 meno di un certo valore piccolo a piacere, cioè